La Regione Sicilia si è dotata di un Piano Amianto tra le polemiche

A fine settembre 2020 la Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali dell’assessorato al Territorio della Regione Sicilia ha approvato il Piano Regionale Amianto atteso da ben 28 anni.

Il Piano prevede

  • la realizzazione della mappatura regionale mediante telerilevamento satellitare;
  • l’aggiornamento delle informazioni epidemiologiche;
  • la realizzazione di impianti di stoccaggio tra Catania, Enna e Caltanisetta.

Siti di stoccaggio

Il 18/10/2020 il Piano è stato approvato da Totò Cordaro assessore all’Ambiente della Regione.

Il coordinamento siciliano dell’ONA ha espresso soddisfazione per la misura, definita un inizio positivo, e ha sottolineato la necessità di risolvere il problema delle “rimozioni fantasma” possibili grazie alla mancanza di una mappatura regionale puntuale.

A differenza di ONA varie parti politiche e amministratori locali hanno chiesto alla Regione di rivedere il Piano Amianto.

In particolare la polemica si concentra intorno ai 4 luoghi individuati per lo stoccaggio dei RCA:

  • una cava a Biancavilla,
  • la miniera di Pasquasia a Enna,
  • la miniera Bosco tra Sal Cataldo e Serradifalco,
  • una miniera di sale a Milena.

Il Segretario regionale del PD, nonché sindaco di Montedoro nisseno, ha criticato la scelta di collocare i siti in aree già pesantemente contaminate e da bonificare.

Presso la miniera di Bosco Palo sono già presenti 8000 m2 di Eternit e sono in atto lenti fenomeni di sprofondamento del suolo a causa dei quali è stato sgombrato un villaggio attiguo ed è stato interdetto l’accesso.

Cittadinanza Attiva di San Cataldo parla di conseguenze devastanti per la salute dell’intero territorio circostante la ex miniera “già compromesso da anni di abusi”. L’associazione chiede uno sforzo collettivo per spingere la Regione a individuare siti in aree meno ppolate e più lontane dai centri abitati.

Da diverso tempo evidenzio in particolare la problematica della miniera Bosco di San Cataldo, già interessata da un processo per disastro ambientale in corso e oggetto di indagini: gli 8 mila metri quadrati di eternit, infatti, hanno portato la procura di Caltanissetta, nel 2014, a dichiarare l’area sotto sequestro, imponendo alla Regione la bonifica dell’area che, invece, non è mai avvenuta. 30 anni di inquinamento e mancate bonifiche in una miniera per cui oggi sono a processo 3 funzionari regionali […]

Dedalo Pignatone, deputato regionale M5S

Dura anche la posizione di Legambiente Sicilia:

… ci pare che il Governo Musumeci non sappia proprio cosa sia il cemento amianto ed immagini che lo stesso debba essere seppellito chissà dove e chissà a quale profondità per dismetterne il potenziale inquinamento. Il Cemento amianto è un materiale edile la cui unica pericolosità sta nell’eventuale perdita di fibre. Vanno evitati per questo i lunghi tragitti e vanno individuati non già profondi cunicoli nei quali nascondere i materiali ma siti subaerei, facilmente gestibili, nei quali mano a mano stoccare i materiali per poi ricoprirli con uno strato di capping che ne blocchi definitivamente ogni possibile esposizione all’aria […]

Legambiente

CGIL-CISL-UIL infine hanno chiesto alla Regione di rivedere le sue scelte coinvolgendo le parti sociali nelle decisioni.

Il 30/10/2020 l’assessore regionale all’Ambiente avrebbe disposto un rapido riesame della proposta del sito di Bosco Palo avanzata dai tecnici della Protezione civile.