Dopo 6 mesi di lavori ammessa la presenza di fibre di amianto in Ponte Morandi

Il 15/09/2018 Maurizio Massardo, in qualità di tecnico coordinatore alla sicurezza di Spea (controllata Autostrade Spa), aveva denunciato ad Arpa, Asl e Procura la presenza di fibre di amianto nei detriti della struttura di Ponte Morandi.

E se ci sono voluti solo 3 giorni per far si che Autostrade Spa rimuovesse Massardo dal suo incarico, per svelare ufficialmente la presenza di fibre di amianto nella struttura di Ponte Morandi ci sono voluti ben 6 mesi. Sei mesi in cui gli addetti ai lavori di rimozione delle macerie hanno operato senza particolari precauzioni.

Secondo Arpal le fibre di amianto contenute nel calcestruzzo di Ponte Morandi in piccola quantità deriverebbero dall’uso di serpeniti ofiolitiche (le rocce violate per la costruzione del Terzo Valico dei Giovi per intenderci).

Amianto naturale lungo la passeggiata sul mare di Cogoleto (GE)

Nella relazione di Massardo, avvalorata dalla testimonianza del Vigile del Fuoco e consigliere comunale M5S Stefano Giordano, si parla invece di potenziale cemento amianto proveniente dalle coibentazioni dei cavi di acciaio dei tiranti, dai canali di scolo o altro.

In ogni caso, nel settembre 2018, il consulente della Procura Renato Buratti liquidò la richiesta di campionamenti avanzata da Massardo, sostenendo che il ritrovamento degli RCA non fosse compatibile con gli esiti dei controlli periodici effettuati nel cantiere nei giorni precedenti ed evidenziando l’esigenza di non sospendere ingiustificatamente i lavori di classificazione e catalogazione dei detriti per non dar luogo a contenzioso.


RASSEGNA STAMPA

    Ponte Morandi, rimosso il tecnico che aveva denunciato presenza di amianto

  • Data: 10/03/2019
  • Fonte: genova.repubblica.it