Cantieri navali INMA, familiari di una vittima risarciti

Il giudice del lavoro Marco Viani del Tribunale di Sanremo ha stabilito il risarcimento di tre familiari di un ex carpentiere dei Cantieri navali INMA-Invitalia di La Spezia deceduto a causa di un mesotelioma pleurico.
I due figli avuti dal primo matrimonio e un fratello hanno ottenuto 492mila Euro totali.
Testimonianze e perizie hanno accertato che l’azienda non era insufficientemente dotata di impianti di aspirazione, non aveva isolato le aree in cui avvenivano le attività di coibentazione e aveva violato le norme per la prevenzone del rischio amianto sino alla seconda metà degli anni ’80.
Un medico di Genova è stato nominato perito del giudice per accertare la natura della patologia mortale (carcinoma polmonare secondo l’Asl 5 La Spezia o mesotelioma pleurico secondo l’Azienda Ospedaliera di Pisa). Il medico ha annunciato che querelerà l’avvocato di INMA per alcune dichiarazioni rese.



Carpentiere INMA

  • Numero morti: 1
  • Luogo esposizione: pertinenza INMA Invitalia
  • Origine contaminazione: coibentazioni
  • ATECO 1991: 35.11 Costruzioni navali e riparazioni di navi
  • Carpentiere INMA
  • Patologia/e o causa morte: mesotelioma pleurico
  • Anno morte: 17/02/2018
  • Età morte: 61
  • Periodo di esposizione: 1976-85
  • Mansione: carpentiere di bordo

RASSEGNA STAMPA

    Amianto, 492mila euro agli eredi della vittima

  • Data: 20/04/2021
  • Fonte: lanazione.it
  • Autore: Corrado Ricci