Studio Protos sull’incidenza dei casi di tumore al polmone nel Salento

Le prime evidenze emerse dallo studio Protos della ASL di Lecce, in collaborazione con l’Istituto di Fisologia Clinica del CNR di Pisa, sull’aumento dell’incidenza di tumore al polmone nel Salento segnalata dal reparto oncologico dell’ospedale Fazzi di Lecce, mettono in evidenza il ruolo di amianto, sedentarietà, fumo e lavori a contatto con inquinanti.

Nel corso di un recente convegno ARPA e AReSS è stato messo sul banco degli imputati anche il radon: i casi di incidenza esaminati dallo studio Protos si sovrappongono alle aree con maggiore presenza di questo gas venefico.

Oltre ai fumatori, sono a rischio gli agricoltori che utilizzano fitofarmaci senza protezioni.

In Salento si rileva la maggiore concentrazione di MCA di tutta la Puglia.

Lo studio ha monitorato 442 malati di tumore al polmone e 1.236 controlli nel periodo 2015-2017 .

Tra gli inquinanti presi in considerazione c’è anche l’ossido di zolfo prodotto da aziende del territorio come Cerano e Colacem.

Osservazioni:

  • i 442 malati hanno un’età media più alta dei non malati e un livello di istruzione più basso
  • i maschi sono il 79% dei malati, le donne il 21%
  • i malati sono più sedentari, consumano poca carne bianca e un maggior quantitativo di alcool
  • i non fumatori malati sono l’8.82%
  • il 22% dei malati fumatori non ha smesso di fumare nonostante la neoplasia
  • i malati sono meno soggetti all’ipertensione ma hanno storie pregresse di patologie respiratorie e neoplasie
  • l’adenocarcinoma è la neoplasia polmonare più frequente (39.82%)
  • i malati dal 2006 hanno vissuto per almeno 10 anni continuativi nei pressi di attività con potenziale presenza di amianto.

RASSEGNA STAMPA

    Allarme tumori al polmone per fumo e lavori inquinati E sotto accusa c'è il radon

  • Data: 26/10/2018
  • Fonte: quotidianodipuglia.it
  • Autore: Maddalena Mongiò