Nel dicembre 2016 il processo di primo grado per la morte da mesotelioma pleurico degli operai Rheem Radi Francesco Fasanelli, responsabile della squadra di manutenzione, e Innocente Cappelletti, addetto del reparto assemblaggio, si è concluso con l’assoluzione dei dirigenti imputati. Secondo quanto riportato in un’articolo dell’Adige.it l’uso di amianto in fabbrica era stato testimoniato in aula da numerosi colleghi dei deceduti.

 … a conferma numerosi operai, che hanno raccontato di operatori che toccavano a mani nude le guarnizioni, senza mascherine con il filtro. Fogli che venivano tagliati e trapanati senza protezioni né aspiratori nella stanza, scarti di produzione che potevano restare nella stanza giorni e poi venivano spazzati via con una semplice scopa e buttati nell’immondizia comune.

Chiara Zomer, giornalista dell’Adige Il 28/04/2018 durante un’udienza del processo d’Appello in svolgimento a Trento, la Corte ha deciso di accogliere l’istanza di procura e parti civili per l’attualizzazione della perizia di primo grado svolta dal defunto prof. Claudio Bianchi in ragione di una recente sentenza della Cassazione, che prende atto degli esiti della Consensus Conference di Helsinky (2014) per cui il mesotelioma pleurico è una malattia dose correlata. Questa tesi spazza via l’irrisolvibile problema dell’individuazione della dose killer sul quale hanno puntato e puntano le difese di molti dirigenti imputati.