Raffineria di Gela, La Cassazione accoglie il ricorso di parti civili e Procura

Nel 2011 il petrolchimico di Gela fu posto sotto sequestro in seguito alla denuncia di irregolarità da parte del dipendente Vincenzo D’Agostino.

Secondo quanto documentato alle indagini condotte dai magistrati della Procura e dai militari della Capitaneria di Porto, manager e tecnici sapevano che la vasca era usata come discarica di amianto e misero a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori delle aree circostanti.

Nel giugno 2019 in primo grado l’amministratore delegato Case e 2 tecnici sono stati condannati per gestione non autorizzata dei rifiuti.

In secondo grado invece gli imputati sono stati assolti. La pubblica accusa aveva chiesto la prescrizione, ma i giudici hanno scelto di revocare la sentenza di primo grado.

Secondo la difesa le autorizzazioni per l’uso della vasca come discarica erano state richieste correttamente. I problemi sarebbero stati causati dai ritardi nel rilascio di atti autorizzativi e rinnovi da parte delle autorità.

Il 05 settembre 2020 Quotidianodigela.it ha reso noto che l’avvocato di parte civile e la Procura Generale di Caltanisetta hanno presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza di appello.

Nell’estate 2021 la Cassazione ha fissato la prima udienza del Terzo grado.

I Grado

Udienza preliminare

Durante l’udienza preliminare del processo per disastro ambientale intentato contro 22 dirigenti ENI, la Procura di Gela ha rigettato la costituzione di parte civile di circa 50 ex lavoratori esposti ad amianto.

Udienza del 09/01/2019

La testimonianza di alcuni operatori secondo cui la vasca 4 dell’isola 32 sarebbe sempre stata sotto monitoraggio con un’adeguata copertura ha scatenato la rabbia degli ex operai in aula e la giudice ne ha disposto l’allontanamento.

Nel 2011 la vasca fu messa sotto sequestro dalla Procura dopo che i militari della Capitaneria di Porto accertarono lo stato di deterioramento della copertura.

Udienza del 24/05/2019

E’ stato ascoltato in aula un ex operaio che ha lavorato 30 anni nella Raffineria. Dalla testimonianza è emerso che i primi corsi sulla sicurezza sono stati organizzati nel 1992.

Gli operai però non conoscevano la pericolosità dell’amianto e i dispositivi di protezione personale forniti si limitavano a semplici mascherine e guanti.

Sentenza del 25/06/2019

La giudice Miriam D’Amore ha condannato in primo grado con sospensione della pena un ex amministratore e 2 tecnici per gestione non autorizzata di rifiuti.

Sul verdetto dei condannati e degli assolti hanno pesato il riconoscimento delle attenuanti e il sopraggiungere della prescrizione di alcuni reati.

Il PM Calabrese aveva chiesto condanne dai 2 ai 3 anni per la provata responsabilità e consapevolezza degli imputati nella dispersione in atmosfera dell’amianto friabile stoccato nella vasca 4 dell’Isola 32.

ENI ha presentato ricorso contro la condanna di primo grado. La competenza del secondo grado spetta alla Corte d’Appello di Caltanisetta.


Caso stoccaggio non autorizzato di amianto

  • Luogo esposizione: Raffineria ENI di Gela
  • ATECO 1991: 23.20.1 Raffinerie di petrolio

Processo per stoccaggio amianto nella vasca 4 dell'Isola 32 ENI di Gela

  • Causa civile
  • Capi di imputazione: gestione non autorizzata di rifiuti, esposizione dei lavoratori al rischio amianto
  • Tribunale monocratico Gela
  • Giudice: Miriam D’Amore
  • Imputati: ex amministratore delegato Bernardo Casa, responsabili tecnici Arturo Anania e Biagio Genna, Rosario Orlando, Aurelio Faraci e altri
  • Responsabilità civile: Raffineria di Gela
  • Parti civili: Associazione Aria Nuova, Amici della Terra, Comune di Gela, Ministero dell'Ambiente, Osservatorio Nazionale Amianto, Vincenzo D'Agostino e altri operai
  • Avvocati difesa: Gualtiero Cataldo, Carlo Autru Ryolo, Grazia Volo
  • Avvocati parti civili: Davide Ancona, Giovanni Avila (D'Agostino), Ezio Bonanni, Joseph Donegani, Giuseppe Laspina (Ministero Ambiente), Salvo Macrì, Flavio Sinatra (Comune)
  • PM: Mario Calabrese
  • Sentenza 1°grado 25/06/2019: prescrizione di alcuni reati; condanna a 4 mesi per gestione non autorizzata di rifiuti (con sospensione della pena e riconoscimento delle attenuanti), al risarcimento e al pagamento delle spese processuali delle parti civili per l'amministratore delegato Casa e i tecnici Genna e Anania; assolti i restanti imputati
  • Sentenza 2°grado 29/01/2020 Corte di Appello di Caltamisetta : assoluzione per Casa, Genna e Anania

  • RASSEGNA STAMPA

      Inquinamento ambientale, chiesto processo per "Raffineria di Gela"

    • Data: 14/11/2017
    • Fonte: lasicilia.it

      L’amianto nella vasca 4 di raffineria, tensione in aula con operai allontanati: “Copertura regolare”

    • Data: 09/01/2019
    • Fonte: quotidianodigela.it
    • Autore: Rosario Cauchi

      L’amianto nella vasca 4, versioni discordanti dai tecnici: perito, “parametri superati”

    • Data: 24/05/2019
    • Fonte: quotidianodigela.it
    • Autore: Rosario Cauchi

      L’amianto stoccato nella vasca 4 di raffineria, tre condanne: lavoratori da risarcire

    • Data: 25/06/2019
    • Fonte: quotidianodigela.it
    • Autore: Rosario Cauchi

      Amianto nella vasca 4 di raffineria, in appello cadono condanne: assolti tre imputati

    • Data: 29/01/2020
    • Fonte: quotidianodigela.it