Processo Petrolchimico di Ravenna: motivazioni del secondo grado

L’inchiesta che portò al processo di primo grado per 30 casi di morte e 47 di malattie asbesto correlate tra gli operai del Petrolchimico di Ravenna si aprì nel 2009 a carico di 25 dirigenti in carica nel periodo 1960-2012.

Nel 2017 la giudice Milena Zavattini del Tribunale monocratico di Ravenna stabilì che era stata provata la sola responsabilità di 6 imputati accusati di un caso di asbestosi e assolse tutti dalle restanti accuse di omicidio colposo.

La sospensione della pena per l’unica condanna raggiunta e la sopraggiunta prescrizione dei reati connessi a 32 casi di lesioni pericolose addebitati a 11 imputati, non spalancarono a nessun ex dirigente le porte del carcere.

Nelle motivazioni della sentenza, pubblicate il 24/10/2018, la giudice ha riconosciuto la presenza di amianto presso il Petrolchimico e l’esposizione prolungata degli ex lavoratori, ma il dibattito sui tempi di manifestazione delle cellule cancerogene del mesotelioma pleurico è stato giudicato incompleto.

Anche il ricorso di rivalsa per INAIL e di risarcimento per 22 vittime superstiti (su 30) del maxi processo ravvenate, presentato nel 2017 presso il Tribunale del Lavoro di Milano, città dove ha sede il responsabile civile Syndial Attività Diversificate, è stato dichiarato illegittimo.

Tra il 16/10/2018 e il 26/05/2020 si è celebrato il secondo grado presso la Corte di Appello di Bologna che ha sostanzialmente confermato il primo grado.
Le motivazioni, pubblicate nel settembre 2020, pur ritenendo accertata l’esposizione delle parti civili all’amianto, sottolinenano l’impossibilità di addebitare alla responsabilità dei singoli imputati i casi di mesotelioma maligno basandosi sulla teoria della carcinogenesi multistadio.

2° Grado

Udienza del 06/02/2019

Di La Corte di Appello di Bologna presieduta dalla giudice Maria Chiappelli ha accolto la richiesta del Procuratore Generale Adriana Cicerchia per la presentazione di una nuova perizia capace di delineare con chiarezza le relazioni tra amianto e malattie professionali.

Udienza del 07/08/2019

La Corte di Appello di Bologna ha rigettato la richiesta di ricusazione del perito e medico del lavoro Pietro Gino Barbieri avanzata dalla difesa, che ha presentato ricorso in Cassazione. La Suprema Corte dovrebbe esprimersi sul caso a settembre.

Sentenza del 26/05/2020

La condanna di 8 imputati con sospensione della pena per un caso di asbestosi è stata confermata.
L’assoluzione dei restanti imputati di omicidio colposo è stata motivata con la formula “perché il fatto non sussiste”.


Casi morti e malati Petrolchimico Ravenna

  • Patologia/e: asbestosi, mesotelioma pleurico
  • Numero malati: 47
  • Numero morti: 30
  • Luogo esposizione: Petrolchimico Ravenna
  • Origine contaminazione: coibentazioni
  • ATECO 1991: 23 Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento di combustibili nucleari

Maxi processo morti e malati Petrolchimico Ravenna

  • Causa penale
  • Capi di imputazione: lesioni colpose e omicidio colposo
  • Tribunale monocratico Ravenna
  • Giudice: Milena Zavatti
  • Imputati: 21 ex amministratori su 25 indagati (4 morti)
  • Responsabilità civile: Anic, Syndial Attività Diversificate Spa
  • Parti civili: familiari ex operai morti, ex operai malati, INAIL, Legambiente, Associazione esposti amianto, Ausl Romagna, Cgil, Cisl e Uil
  • Avvocati difesa: Laura Polverigiani
  • Avvocati parti civili: Gianni Casadio, Biagio Madonna, Gianluca Mancini, Antonio Primiani, Giovanni Scudellari
  • PM: Monica Gargiulo
  • Sentenza 1°grado 24/11/2016: condanna di 6 imputati a 8 mesi, con sospensione della pena e non menzione, per un solo caso di asbestosi; assoluzione dei rimanenti imputati di omicidio colposo con la formula "perché il fatto non sussite"; non doversi procedere per prescrizione di 11 casi di lesioni colpose; risarcimento parti civili da quantificare
  • Sentenza 2°grado 26/05/2020 Corte di Appello di Bologna : conferma della condanna per asbestosi; assoluzione dei rimanenti imputati di omicidio colposo "per non avere commesso il fatto"

  • Processo rivalsa INAIL e risarcimento 30 vittime

    • Causa civile
    • Tribunale monocratico del Lavoro Milano
    • Giudice: Francesca Capelli
    • Responsabilità civile: Anic, Syndial Attività Diversificate Spa
    • Parti civili: NAIL, 22 ex lavoratori del Petrolchimico di Ravenna con malattia asbesto correlata
    • Avvocati parti civili: Gianluca Mancini e Andrea Biffi (INAIL)
    • Sentenza 1°grado 2017: accolta eccezione di nullità del ricorso per indeterminatezza della domanda: Syndial Attività non deve risarcire né INAIL con 2.623.000 Euro per le prestazioni erogate a 8 lex lavoratori deceduti, nè i 22 ex lavoratori malati e ancora in vita con 1.450.000 Euro

    • RASSEGNA STAMPA

        Amianto killer al petrolchimico, la sentenza assolve quasi tutti

      • Data: 24/11/2016
      • Fonte: ravennatoday.it

        Ravenna, malati da amianto, ricorso nullo per 30 operai

      • Data: 27/12/2017
      • Fonte: ilrestodelcarlino.it
      • Autore: Andrea Colombari

        Morti d’amianto al petrolchimico di Ravenna: via il processo d’appello

      • Data: 16/10/2018
      • Fonte: corriereromagna.it
      • Autore: Alessandro Cicognani

        Amianto killer, colpo di scena in appello. Per i morti al polo chimico "serve una nuova perizia"

      • Data: 07/02/2019
      • Fonte: corriereromagna.it
      • Autore: Alessandro Cicognani