Processo Isochimica: quattro condanne e 22 assoluzioni in Primo Grado

Le Ferrovie dello Stato sapevano quanto accadeva all’Isochimica di Borgo Ferrovia.

Le testimonianze degli operai sopravvissuti alla strage ricostruiscono un quadro agghiacciante: nei primi anni di apertura l’amianto veniva scrostato senza alcuna protezione e raccolto con scopa e paletta. Una parte dei rifiuti prodotti venivano interrati nel perimetro dello stabilimento e anche quando si iniziò a usare l’acqua, per evitare la dispersione di polveri aree, questa veniva convogliata nei tombini pubblici.

Riaffiora nel ricordo di un ex-lavoratore l’affermazione del titolare Elio Graziano, recentemente deceduto: “La Coca-Cola fa più male dell’amianto”.

Il 31 gennaio 2018 in un articolo di irpinianews.it si da notizia di ingenti quantitativi di RCA scoibentati versati in passato nel fiume Fenestrelle. La denuncia, proveniente dal sindacalista Raffaele Lieto, trova riscontro nelle testimonianze di alcuni operai presenti durante le operazioni. Gli inquirenti stanno indagando anche su questo filone.

È stato chiarito definitivamente che il mandante della tragedia vissuta alla Isochimica sono le Ferrovie dello Stato

Carlo Sessa

Trentanni dopo la prima denuncia di smaltimento illecito di rifiuti tossici, la sentenza di Primo Grado del 28/01/2022 ha visto la condanna dei due responsabili alla sicurezza dello stabilimento e di due dirigenti di Ferrovie dello Stato. Sono invece stati assolti il medico dell’ASL responsabile dell’unità amianto, i funzionari pubblici coinvolti, le imprese impegnate nella bonifica e il curatore fallimentare.

Udienza del 14/09/2018

Dopo lapausa estiva il processo è ripreso con la testimonianza del docente univeristario di Igiene Ambientale Gualtiero Moscato, consulente del PM insieme al Commissario all’Istituto Superiore di Sanità Gualtiero Ricciardi.
Dalla loro perizia è emerso che «per tutti gli operai della ex Isochimica, sussiste assoluto pericolo di vita», considerata la loro prolungata ed intensa esposizione all’amianto senza alcun dispositivo di protezione.

I due professori hanno inoltre espresso “disagio etico” per la condotta dell’INAIL che, a parità di sintomatologia e senza accertamenti riadologici, ha riconosciuto livelli di malattia professionale diversi sulla base delle valutazioni trasmesse dalle Asl.

Oltre agli operai, attraverso il contatto o il lavaggio degli abiti usati al lavoro, furono esposti anche i loro familiari.

Ancora nel 2012 durante un sopralluogo nello stabilimento, un collaboratore di Moscato, accertò la presenza di fibre di amianto aerodisperse.

Udienza del 26/10/2018

E’ stata ascoltata in aula Rosaria Azzariello, vedova dell’operaio Michele Aversa e a sua volta vittima per avere contratto la sarcodiosi polmonare lavando le tute da lavoro del marito.

Udienza del 22/02/2019

Sono stati ascoltati i dottori Fabio Policino, Aldo D’Andrea, Stefano La Verde e Ugo Esposito in qualità di consulenti delle parti civili.

Il dott. Policino, docente di Medicina del Lavoro presso l’Università di Napoli, ha dichiarato che in base alle proprie competenze e ai propri studi può dare per certa la relazione fra malattie sviluppate da ex lavoratori Isochimica ed esposizione all’amianto in quantità superiore di 42 volte al limite.

Il dott. Esposito, anche lui medico del lavoro, ha ricordato che gli operai furono avvertiti del rischio amianto quando i danni erano già stati fatti nonostante dall’inizio l’amianto facesse parte del ciclo produttivo dell’azienda.

Udienza del 05/04/2019

Il consulente di circa 100 parti civili dott. Giuseppe Gallo, chirurgo specializzato nelle malattie del torace, ha dichiarato di poter affermare con certezza che la morte di 8 lavoratori affetti da asbestosi sia connessa alla loro esposizione all’amianto.

Udienza del 05/05/2019

La Procura di Avellino ha accolto la richiesta di modifica del capo di imputazione per gli ex dirigenti Isochimica Vincenzo Izzo e Pasquale De Luca e per i quattro funzionari di Ferrovie dello Stato Aldo Serio, Giovanni Notarangelo, Mauro Finocchi e Silvano Caroti, presentata dal PM Cantelmo in seguito alla morte delle 5 parti civili Salvatore Alterio, Vittorio Pellino, Umberto Carpentieri, Nicola Montanaro e Giovanni Ciccone.

La decisione di incardinare i casi nel processo già aperto e di non aprirne uno nuovo si basa su una sentenza del 2002 emessa dalla Cassazione.

Per permettere agli imputati di produrre nuove prove la prossima udienza è stat rinviata al 28/06.

Udienza del 24/01/2020

L’udienza è stata ulteriormente rinviata pare per mancanza di cherosene.

L’ex operaio Carlo Sessa sostiene con sconforto che il Processo Isochimica non interessi più a nessuno, compresi i suoi ex colleghi sopravvissuti, e sia stato relegato alla serie C.

Fonte Primativvù
Udienza del 27/11/2020

La fase istruttoria si è conclusa.
Secondo Ottopagine.it la vedova di Luigi Maiello avrebbe definito le testimonianze udite in aula come infanganti la memoria del marito e degli altri operai deceduti.

Sentenza di Primo Grado 28/01/2020

Come richesto dai PM, i responsabili alla sicurezza dello stabilimento e due dirigenti di Ferrovie dello Stato sono stati condannati a dieci anni per disastro doloso, omicidio colposo, lesioni personali e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni. Gli imputati accusati di concorso in disastro colposo per omissione di atti d’ufficio, tra cui l’ex sindaco di Avellino Giuseppe Galasso e la sua giunta, tre funzionari comunali, i titolari delle imprese che hanno curato i lavori di bonifica e l’ex curatore fallimentare sono stati assolti nonostante le richieste di condanna da parte dei PM. Stessa sorte per l’ex sindaco Paolo Foti e il medico ASL responsabile dell’unità amianto accusati di rifiuto in atto d’ufficio.


Casi Primo Processo Isochimica

  • Patologia/e: mesotelioma pleurico, patologia/e asbesto correlata/e
  • Numero morti: 33
  • Luogo esposizione: Isochimica di Avellino
  • Origine contaminazione: decoibentazione
  • ATECO 1991: 35.20.3 Riparazione di materiale rotabile ferroviario

Primo Processo Isochimica

  • Causa penale
  • Udienza preliminare 06/2016
  • Capi di imputazione: omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, concorso in disastro ambientale e omissione di atti di ufficio
  • Tribunale monocratico Napoli Poggioreale
  • Giudice: Sonia Matarazzo, a latere Pierpaolo Calabrese e Gennaro Lezzi
  • Imputati: 27 tra ex-amministratori dello stabilimento e delle Ferrovie dello Stato e amministratori e funzionari comunali, medico ASL, imprese addette alla bonifica e curatore fallimentare
  • Responsabilità civile: Isochimica, Comune di Avellino
  • Parti civili: 253 familiari delle vittime
  • Avvocati difesa: Antonio Falconieri, Fiorella (Rfi), Claudio Frongillo, Generoso Pagliarulo, Carmen Picariello, Antonio Petrozziello, Nello Pizza, Angelo Polcaro, Alberico Villani
  • Avvocati parti civili: Brigida Cesta, Carmine Monaco, Valentina Musto, Ennio Napolillo Antonio Petrozziello, Angelo Polcaro
  • PM: Rosario Cantelmo e Roberto Patscot
  • Consulenti PM: Umberto Moscato
  • Sentenza 1°grado 28/01/2022: 10 anni per l'ex responsabile della sicurezza della fabbrica Vincenzo Izzo, il suo vice Pasquale De Luca e gli ex funzionari delle Ferrovie dello Stato Aldo Serio e Giovanni Notarangelo. Provvisionale di 50mila Euro per i familiari delle 33 vittime da esposizione. Assolti per non avere commesso il fatto in 22 tra ex amministratori e funzionari pubblici, il medico ASL responsabile dell'unità amianto, le imprese coinvolte nella bonifica e il curatore fallimentare.

  • RASSEGNA STAMPA

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    • Autore: R.F.

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    • Autore: Giulia D'Argenio

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    • Autore: Andrea Fantucchio

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    • Fonte: ottopagine.it
    • Autore: Clausio Rossano

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    • Data: 23/02/2019
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    • Data: 04/05/2019
    • Fonte: ilmattino.it
    • Autore: Rossella Fierro

      Il "Romanzo dell'Isochimica"

    • Data: 21/11/2020
    • Fonte: lavocedellevoci.it
    • Autore: Paolo Speranza