Novara, Sentenza di I° per la truffa del ballast contaminato

16 responsabili di 7 società lombarde e piemontesi sono stati accusati di avere messo in piedi una truffa ai danni di Rfi fingendo di smaltire con speciali trattamentiil ballast contaminato da amianto presente nei cantieri ferroviari di Torino Porta Susa e Torino Porta Stura.

Nel 2009 i Carabinieri, indagando per truffa, iniziarono a monitorare dei passaggi di camion sospetti presso la ditta Waste Tratment Recovery (VTR) di Caltignaga, oggi chiusa.
Qui a differenza di quanto prospettato il pietrisco ferroviario non veniva avviato a corretto smaltimento come rifiuto speciale: i camion non lo scaricavano nemmeno e dopo la compilazione di un formulario di avvenuta bonifica ripartivano per altre destinazioni e usi.

I tecnici di ARPA chiamati come consulenti hanno dichiarato che i campioni da loro analizzati contenevano un quantitativo di amianto inferiore a quello atteso in un rifiuto “pericoloso”, ma per via della presenza di polveri di amianto avrebbero dovuto essere smaltiti in una discarica per rifiuti speciali non pericolosi con cella dedicata.

La sentenza del processo di primo grado (10/02/2020) ha riconosciuto i reati di associazione per delinquere e traffico illecito pur dichiarandoli prescritti, ha condannato 8 dirigenti a pene detentive da 3 a 1 anno, ha sanzionato le società coinvolte, stabilito il risarcimento le parti civili Rfi e Italferr con 750.000 Euro e confiscato 4.7 milioni di Euro a Arfer e 432.000 Euro a Ecologia 2000.


Caso maxi truffa ballast

  • ATECO 1991: 90.0 Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili

Processo Ballast contaminato

  • Causa penale
  • Capi di imputazione: associazione per delinquere, truffa, falso
  • Tribunale monocratico Novara
  • Giudice: Presidente Gianfranco Pezone, giudici a latere Sveva Sicoli e Maria Amoruso
  • Imputati: Marco Baldi (titolare laboratorio analisi), Bruno Bella, Dante Bussatori, Cinzia Cervini, Giuseppe e Ilario Costantini, Gianangela Crippa (amministratrice WTR), Rocco Di Martino, Carlo Gino, Enrico Peola (procuratore Arfer AL), Nicola Salio (responsabile WTR), Giacomo Giuseppe Scalvini, Gianni Voltarel, Carlo Zangrandi e altri 2
  • Responsabilità civile: Arfer, Carlotta Immobiliare, Ecologia 2000, Elios, Novarec, Viobeco, WTR
  • Parti civili: Rfi, Italferr
  • PM: Nicola Serianni
  • Sentenza 1°grado 10/02/2020: 3 anni di carcere per truffa a Salio della WTR; 2 anni e 4 mesi per Peola della Arfer; 2 anni per Gino; 1 anno e 8 mesi per Crippa della Wtr; 1 anno e 6 mesi per Marco Baldi; 1 anno per Zangrandi di Novarec; assolti Cervini, Bussatori, Bella, Giuseppe e Ilario Costantini, Voltarel; prescritti i reati per Di Martino e Scalvini e per la società Ecologia 2000; sanzioni da 300.000 Euro ad Arfer, 180.000 a Carlotta Immobiliare, 100.000 Euro a Gualdi, 90.000 per Novarec; assolte le società Elios e Vibeco; provvisionale di 750.000 Euro ciascuna per Rfi e Italferr; confisca per equivalente di beni per 7.400.000 Euro a Arfer e 432.000 Euro a Ecologia 2000

  • RASSEGNA STAMPA

      Truffa sui rifiuti ferroviari, l’Arpa: “Quel pietrisco conteneva amianto”

    • Data: 13/04/2018
    • Fonte: lastampa.it
    • Autore: Marco Benvenuti

      Truffa del pietrisco all’amianto: sei condanne in tribunale a Novara. Confiscati beni per quasi 8 milioni

    • Data: 12/02/2020
    • Fonte: lastampa.it
    • Autore: Marco Benvenuti