Processo ILVA di Taranto: assolti definitivamente Riva e Capogrosso

Nell’ultimo decennio sono state almeno 234 le denunce di malattie amianto correlate (asbestosi, neoplasie e pleuropatie ) di lavoratori ILVA di Taranto, ma questo potrebbe essere un dato sottostimato in relazione ai possibili livelli di esposizione ultradecennale all’amianto nella fabbrica. Dei 34000 esposti all’amianto a Taranto la parte più consistente riguarda lavoratori della siderurgia, mentre sono quasi mille le malattie professionali INAIL denunciate a Taranto nel periodo 2003 – 2009 e legate all’amianto, polveri e altri cancerogeni, con 360 casi di cancro polmonare e mesotelioma, 85 tumori della vescica, 316 broncopatie, 201 asbestosi.

Corriere di Taranto, 07/06/2017

25 ex dirigenti dell’ILVA di Taranto nel 2013 sono stati rinviati a giudizio per disastro innominato colposo e omicidio colposo in seguito alla morte per neoplasia di 28 operai.

Se in primo grado tutti gli ex dirgenti sono stati condannati a pene variabili tra oltre 9 anni e 4 anni, in secondo grado sono fioccate assoluzioni e prescrizioni.

La sentenza di terzo grado, attesa per il 06/02/2019, è stata rinviata per un difetto di omessa notifica agli imputati non ricorrenti Fabio Riva e Luigi Capogrosso.

Il 13/06/2019 la Cassazione ha rinviato alla Corte di Appello di Taranto sezione distaccata di Lecce la rideterminazione della pena per i soli 2 dirigenti condannati con condono in secondo grado.

Il presidente ILVA Riva e il manager Capogrosso, contro la cui assoluzione in secondo grado la Procura di Taranto aveva presentato ricorso, saranno processati separatamente.

Il 06/02/2020 Riva e Capogrosso sono stati assolti definitivamente dalla IV Sezione Penale della Cassazione che non ha ritenuto provata la loro responsabilità nell’omicidio di Cosimo Adamo e Vito Ancona.
Il reato di omissione dolosa di cautele è stato dichiarato prescritto.

Le statuizioni civili della sentenza di primo grado sono state invece recuperate poiché quest’ultima ha preceduto il sopraggiungere della prescrizione: pertanto gli imputati sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al pagamento in solido della parte civile AIEA (3500 Euro + accessori).


28 casi di neoplasia ILVA Taranto

  • Patologia/e: mesotelioma pleurico, mesotelioma peritoneale, carcinoma polmonare, neoplasia non asbesto correlata
  • Numero morti: 11 Simonelli Domenico, Tillilli Antonio, De Carlo Paolo, De Marco Dalmasso, Carrieri Marcello, Cito Sante, Russo Angelo, Mariano Vittorio, Casamassima Giuseppe, Lanzo Antonio, Pisoni Arcangelo
  • Luogo esposizione: ILVA di Taranto
  • Origine contaminazione: coibentazioni e alti MCA
  • ATECO 1991: 27.1 Produzione di ferro, di acciaio e di ferroleghe (CECA)

Processo 28 casi di neoplasia ILVA Taranto

  • Causa civile e penale
  • Capi di imputazione: disastro innominato colposo e omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
  • Tribunale monocratico Taranto
  • Giudice: Simone Orazio
  • Imputati: ex dirigenti Sergio Noce (1982-84), Gianbattista Spallanzani (1978-82), Attilio Angelini (1984-87), Luigi Capogrosso (dal 1993), Fabio Riva (dal 1995), Girolamo Morsillo (1987-88, †), Francesco Chindemi (1989-93), Nicola Muni (1993-95), Mario Lupo (1988-91), Giovanni Gambardella (1988-93), Giorgio Benevento (1990-93, †), Giovanni Gillerio, Piero Nardi, Giorgio Zappa, Bruno Fossa, Alberto Moriconi, Riccardo Roncan, Aldo Bolognini, Massimo Consolini, Costantino Savoia, Mario Masini, Lamberto Gabrielli, Augusto Rocchi, Renato Cassaro, Franco Simeoni, Ettore Mario Salvatore
  • Responsabilità civile: ILVA Spa, Italsider
  • Parti civili: familiari vittime, INAIL, UIL Puglia, Camera Sindacale Provinciale UIL Taranto, FIOM CGIL Taranto, Medicina Democratica, AIEA, ANMIL, ONA, Contramianto e altri rischi
  • Avvocati parti civili: Ezio Bonanni e Cataldo Fornari (Contramianto e ONA)
  • Sentenza 1°grado 23/05/2014: condannati per omicidio colposo e disastro colposo (riqualificato da innominato) Angelini a 9 anni e 2 mesi, Benevento, Bolognini, Gambardella, Gillerio, Nardi e Zappa a 8 anni e 6 mesi, Capogrosso, Muni e Riva a 6 anni, Cassaro a 7 anni, Chindemi e Consolini a 8 anni, Fossa, Moriconi, Roncan e Salvatore a 4 anni, Gabrielli, Masini, Rocchi e Savoia a 5 anni, Lupo a 7 anni e 10 mesi, Milanese a 5 anni, Morsillo 9 anni, Noce a 9 anni e 6 mesi, Simeoni a 6 anni, Spallanzani a 9 anni. Condanna per tutti al pagamento delle spese processuali, all'interdizione dall'industria e dagli uffici direttivi delle persone per la durata della pena inflitta, al risarcimento delle parti civili (familiari delle vittime, FIOM CGIL, UIL Regionale e Taranto, AIEA, INAIL) e alla rifusione delle spese processuali
  • Sentenza 2°grado 23/06/2017 Corte di Appello di Corte di Appello di Taranto sezione distaccata di Lecce presieduta da Rosa Patrizia Sinisi : prescrizione del reato di omissione colposa per tutti gli imputati. Assoluzione di Noce da 7 casi di omicidio colposo, concessione attenuanti, pena riderminata a 2 anni e 4 mesi condonata. Assoluzione di Angelini da 10 casi di omicidio colposo, pena rideterminata a 2 anni e sospesa per condizionale. Assoluzione di Spallanzani per 7 casi di omicidio colposo, pena rideterminata a 2 anni e 8 mesi condonata. Assolti per non avere commesso il fatto Bolognini, Consolini, Masini, Nardi, Zappa, Gabrielli, Milanese, Rocchi e Riva. Assolti perché il fatto non sussiste Salvatore e Capogrosso. Benevento e Morsillo prosciolti per morte del reo. Condanna al pagamento delle spese processuali di secondo grado delle parti civili appellanti Contramianto e altri rischi e ONA. Conferma statuizioni civili per Spallanzani, Noce e Angelini in relazione ai casi di cui è provata la responsabilità penale e loro condanna. Condanna Spallanzani, Noce e Angelini a rifondere le spese di grado ad alcune parti civili
  • Sentenza 3°grado 13/06/2019 Cassazione: rinvio a diversa sezione della Corte di Appello di Taranto per ridefinizione della pena degli imputati Noce e Angiolini; non doversi procedere per la morte dell'imputato Spallanzani; stralcio della posizione di Riva e Capogroso per difetto di notifica

  • Processo Riva Capogrosso

    • Causa penale
    • Capi di imputazione: omicidio doloso e omissione dolosa di cautele
    • Giudice: IV Sezione Penale Cassazione
    • Imputati: Luigi Capogrosso
    • Parti civili: AIEA
    • Sentenza definitiva Cassazione: assoluzione perché il fatto non sussiste per l'accusa di omicidio; prescrizione del reato per omissione di cautele; revivescenza delle statuizioni civili del primo grado per il subentro della prescrizione dopo sentenza; condanna al pagamento in solido delle spese sostenute da AIEA (3500 Euro + accessori)

    • RASSEGNA STAMPA

        Amianto in Ilva, venerdì la sentenza della Corte d’appello

      • Data: 07/06/2017
      • Fonte: corriereditaranto.it

        Ilva, morti per amianto: in appello viene assolto anche Fabio Riva

      • Data: 24/06/2017
      • Fonte: ilsole24ore.com
      • Autore: Domenico Palmiotti

        Ilva, le condanne per i morti da amianto sono una risposta a chi predica impunità

      • Data: 28/06/2017
      • Fonte: ilfattoquotidiano.it
      • Autore: Stefano Palmisano

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