La Procura di Venezia ha riunito le indagini su 3 casi di ex dipendenti della Centrale ENEL Fusina di Porto Margheraa morti per malattie asbesto correlate.

Il 07/05/2019 la GUP Maria Luisa Materia ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del dirigente della Centrale nel periodo 1960-85 ed ENEL è stata chiamata in causa come responsabile civile.

Durante una breve intervista a RaiNews del settembre 2019 l’avvocato dell’accusa ha tenuto a sottolineare la presenza di coibentazioni in amianto in tutta la centrale e l’esposizione generalizzata dei lavoratori (non solo i tre morti), mentre l’avvocato della difesa ha evidenziato la presenza di un problema di nesso di causalità poiché due vittime avevano lavorato per 7 e 10 anni in altri stabilimenti.

All’udienza del 28/03/2021 la vedova di un operaio ha raccontato che il marito tornava a casa dai figli piccoli con la tuta blu impregnata di polvere simile a borotalco. A lei spettava il compito di lavarle a mano perché non avevano la lavatrice.
Un’ex lavoratore ha spiegato che la centrale era piena di coibentazioni. Le mascherine in uso erano quelle antipolvere e si andava in mensa con gli indumenti da lavoro.
La difesa ha tenuto a precisare che l’imputato non era responsabile delle scelte strutturali.