Risarciti familiari malato di MM morto per altra causa

Il giudice del lavoro di La Spezia Giampiero Panico ha condannato Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) a versare 40.000 Euro di risarcimento ai familiari di un dipendente ammalatosi di mesotelioma pleurico e morto per altra causa (perforazione dell’intestino).

Prima di morire l’elettricista, impegnato per quasi trent’anni nella manutenzione della linea ferroviaria Sestri Levante- La Spezia, aveva chiesto all’INAIL il riconoscimento della malattia professionale senza ottenerlo.

La moglie e la figlia hanno quindi deciso di presentare ricorso al Tribunale di La Spezia affinché il periodo intercoso tra la diagnosi di mesotelioma maligno e la morte del loro caro fosse indennizzato dal datore di lavoro.

In questo contesto INAIL ha modificato la sua posizione iniziale ritenendo provata l’esposizione lavorativa dell’elettricista.
Sino agli anni ’80 Rfi non fornì alla vittima alcun dispositivo di protezione personale per proteggerlo dall’inalazione di fibre di amianto nonostante lavorasse anche in galleria.

L’esperto nominato dal giudice Panico ha stabilito che la vittima era stata esposta a concentrazioni di fibre di amianto di poco superiori a quelle di un normale ambiente di vita a causa dell’usura del pietrisco ferroviario (ballast) contenente amianto utilizzato sulla tratta in cui aveva prestato servizio. L’ipotesi che i freni delle carrozze ferroviarie fossero stati causa di contaminazione dei binari è stata invece esclusa.


Caso elettricista FS Giacomo

  • Numero morti: 1
  • Luogo esposizione: linea ferroviaria Sestri Levante-La Spezia
  • Origine contaminazione: ballast
  • Giacomo
  • Patologia/e o causa morte: mesotelioma pleurico
  • Anno diagnosi: 2015
  • Anno morte: 2015
  • Età morte: 77
  • Periodo di esposizione: 1963-90
  • Mansione: manutentore elettricista degli impianti di linea (scambiatori e segnalatori)

Risarcimento malattia professionale Giacomo

  • Causa del lavoro
  • Tribunale monocratico La Spezia
  • Giudice: Giampiero Panico
  • Responsabilità civile: Rete Ferroviaria Italiana
  • Parti civili: moglie e figlia vittima
  • Avvocati parti civili: Roberto Quber
  • Sentenza 1°grado 11/08/2020: Rfi condannata a versare 40.000 Euro di risarcimento agli eredi della vittima

  • RASSEGNA STAMPA

      Sassi con amianto, ferrovie condannate

    • Data: 11/08/2020
    • Fonte: lanazione.it
    • Autore: Corrado Ricci