La Procura di Avellino ha chiesto una proproga di 6 mesi per proseguire le indagini relative all’inaugurazione dei lavori di bonifica all’ex Isochimica di Avellino.

Il reato ipotizzato per i custodi giudiziari è violazione dei sigilli e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità aggravati dal mancato apprestamento di precauzioni per i visitatori.

La giudice Sonia Matarazzo, all’atto del sequestro dello stabilimento, aveva stabilito che vi potevano accedere solo gli operai addetti alla bonifica muniti degli opportuni dispositivi di protezione e, in casi estremi, i custodi giudiziari.

Durante l’inaugurazione dell’inizio bonifica, a cui presero parte anche il governatore della Campania, l’allora commissario prefettizio di Avellino e numerosi politici irpini, l’accesso all’area è stato consentito a tutti i visitatori senza l’apprestamento di particolari misure di sicurezza.