Roma, Ministero della Difesa condannato a risarcire familiari motorista

La II Sezione Civile del Tribunale di Roma ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire con 365.000 Euro i familiari del sottoufficiale V.L. deceduto nel 2009 a causa di un mesotelioma pleurico di origine professionale.

Il sottoufficiale motorista di bordo originario di Bari aveva lavorato tra Taranto e La Maddalena su mezzi della Marina per poi essere assegnato all’amministrazione del COmando Distretto di Bari sino al 1994.

La giudice Alessandra Imposimato ha ritenuto acclarato il nesso tra sviluppo del MM ed esposizione a polveri e fibre di amianto sul posto di lavoro senza l’adozione di misure di prevenzione e protezione da parte del datore di lavoro che tralaltro costrinse V.L. ha indossare tute ignifughe in amianto.

Nella sentenza si citano gli oltre 1000 casi di morte per patologia asbesto correlata tra gli appartenenti alla Marina Militare oggetto del Processo Marina Uno Padova.

Nel 2015 il Ministero della Difesa aveva riconosciuto al V.L. lo status di vittima del dovere versando alla vedova e alla figlia 111.881 Euro ciascuno che saranno detratte dal risarcimento stabilito in sede civile.


Caso Vito L.

  • Numero morti: 1
  • Luogo esposizione: unità navali Marina Militare
  • Origine contaminazione: tute di amianto, coibentazioni e altri MCA
  • ATECO 1991: 75.22 Difesa Nazionale
  • Vito L.
  • Patologia/e o causa morte: mesotelioma pleurico
  • Anno diagnosi: 2007
  • Anno morte: 29/05/2009
  • Età morte: 65
  • Periodo di esposizione: luglio 1961 - settembre 1978
  • Mansione: sottoufficiale motorista di bordo

RASSEGNA STAMPA

    Amianto, la Difesa condannata a risarcire familiari di un militare morto per tumore. ‘Costretto a lavorare in ambiente contaminato’

  • Data: 11/06/2020
  • Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
  • Autore: Maria Cristina Fraddosio