Califugatori e altri esposti del polo chimico Les Roches-Roussillon

Il 22/07/2015 il Ministero del Lavoro francese ha rigettato la richiesta di inserire i dipendenti della piattaforma chimica Les Roches-Roussillon nella lista degli esposti all’amianto nel periodo 1945-1996.

Nonostante dal 2012 al maggio 2018 si contassero ben 116 morti per patologie asbesto correlate tra i dipendenti del polo chimico, lo Stato francese ha negato agli esposti il diritto al prepensionamento, alla sorveglianza sanitaria gratuita e a ricevere un indennizo.

L’anno seguente la Confédération générale du travail (GCT) e il Comité action prévenir et réparer (Caper) Nord Isère hanno presentato un dossier di 1000 pagine al Tribunale Amministrativo di Grenoble, chiedendo e ottenendo (11/07/2016) la sconfessione della decisione ministeriale e la dichiarazione di sito con presenza di amianto per lo stabilimento di Roches-Roussillon.

Piattaforma chimica Roches-Roussillon
Piattaforma chimica Roches-Roussillon

CGT e Caper hanno documentato la presenza di amianto nel ciclo produttivo raccogliendo nel dossier documenti provenienti dal Comité d’hygiène et Sécurité (CHSTC), relazioni mediche, resoconti del Comité d’établissement del periodo 1985-1997 e interviste ai lavoratori.

Contro la decisione del Tribunale si sono appellati il Ministero e la società Rhodia Operation che però hanno avuto la peggio.
Il 22/10/2018 la Corte di Appello di Lione ha confermato il giudizio del Tribunale di Grenoble condannando i ricorrenti a versare 1500 Euro a testa a CGT e Caper Nord Isère.

Basandosi su un rapporto dell’ispettorato del lavoro del 13/03/2015 fornito dalle parti, la Corte di Appello ha concluso che, ai sensi dell’art.41 della legge 1194/98, le attività di calorifugazione (posa, rimozione e taglio di piastre, trecce e guarnizioni) per isolare caldaie, forni e le tubazioni coinvolgevano un numero significativo di dipendenti tra addetti alle caldaie, edili, meccanici, elettricisti, manutentori e assistenti di laboratorio (42% dei dipendenti di Roussillon e Les Roches nel periodo 1983-88) e avvenivano con una certa frequenza.
2/3 volte al mese, durante le operazioni di smontaggio delle pompe, il 54% del personale di Roussillon e il 79% di quello di Les Roches era infatti esposto alla manipolazione di guarnizioni in amianto.

Pierre Rinalduzzi del Caper, in un’intervista, ha fatto notare che buona parte degli ex esposti di Les Roches-Roussillon ha preferito ricorrere alle vie giudiziarie piuttosto che al Fonds d’Indemnisation des Victimes de l’Amiante (FIVA).


RASSEGNA STAMPA

    Amiante : l’hécatombe continue dans la vallée de la chimie

  • Data: 25/05/2018
  • Fonte: http://morgane-remy.com
  • Autore: Morgane Remy

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