L’alluvione del novembre 2016 ha disseminato un’area di 3000 m intorno alla stazione di Priola (CN) di materiali in cemento-amianto.
Si sospetta che questi MCA appartenenti alla ex cartiera di Bagnasco fossero stati seppelliti a valle e portati in paese dalla piena del Tanaro.
Nell’autunno del 2017 il Comune cercava 260.000 Euro per la bonifica.

Il 15/07/2018 inizieranno i primi prelievi finalizzati alla realizzazione di uno studio di mappatura finanziato dalla Regione Piemonte.

Dalla mattina del 25/12/2018 al 01/01/2019 gli abitanti di Priola e il sindaco daranno vita ad una manifestazione di protesta contro l’amianto sotto il Municipio con l’obiettivo di sensibilizzare la Regione Piemonte allo stanziamento di fondi per la bonifica.

L’Assessore regionale all’Ambiente, tramite lettera del 28/12/2018 fa sapere di avere visitato Priola nelle settimane passate per rassicurare il sindaco sulla non pericolosità della situazione e per trovare una soluzione al problema. Valmaggia ha promesso nuovi accertamenti da parte dell’ARPA sulla cui base valutare la migliore modalità di gestione del sito.

In risposta il sindaco di Priola ha ribadito la richiesta di convocare un Tavolo Tecnico con ARPA e ha chiarito che non esiste alcun documento firmato da ARPA in cui si dichiari la non pericolosità delle fibre di amianto contenute nei frammenti ritrovati nel sito.

la concentrazione di amianto inferiore a quota 1000 ppm è riferita per fortuna solo ad una non contaminazione del terreno sottostante. In una nota di ARPA Piemonte, datata 19 giugno 2017, il dirigente comunicava a me in quanto sindaco e responsabile della salute pubblica di adottare i provvedimenti di competenza e, in particolare, di rimuovere al più presto i rifiuti (carta amiantata) con l’ausilio di una ditta specializzata.

Luciano Sciandra, Sindaco di Priola